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La pittura ieratica

Architetture classiche, personaggi archetipici, pose ieratiche e sospese nel tempo.
L'arte di Alceo Poltronieri si pone fuori da ogni cronologia e corrente, ritagliandosi uno spazio proprio originale ...
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La poesia dell’ombra

Mentre la sua pittura gode di una certa fama, la produzione poetica è stata diffusa solo dopo la sua scomparsa (precedentemente riservata solo ad amici e parenti stretti).
Ne pubblichiamo qui alcuni esempi.
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La musica dell’estasi

Le dita scorrono sui tasti. Si costruisce gradualmente una melodia, un refrain reiterato.
Lentamente il giro di note si dipana e prende la forma di un tappeto sonoro, meno strutturato e più estatico...
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L’inaugurazione della esposizione

La presentazione di Arianna Sartori e Mabia Poltronieri

Mi chiamo Alceo. Sono nato a Mantova il 22 settembre 1924 per colpa di mio padre e di mia madre.
Ho usato le mani per dire che non servono a niente, né per tenere lontana la nostra disperazione né per pregare.

Le nuvole le ho fatte perché mi piacciono.
Io mi trovavo nella tradizione della prospettiva classica e la cosa mi limitava.
Io volevo uscire dal quadro ed entrare nel quadro liberamente, cosa questa che la prospettiva classica non mi permetteva di fare.
E ho cercato, cercato fino a trovare un nuovo sistema.

Adesso, fra la prospettiva classica e la mia nuova prospettiva la differenza è evidente: basterà confrontare un mio quadro tradizionale con quelli recenti.
La legge e il principio che regolano la mia nuova prospettiva consiste nel fatto che ho preso come linea dell’orizzonte la base della cornice.
Così degne figure possono entrare o uscire a piacere dal quadro.

Oltre alla teoria della nuova linea dell’orizzonte, adesso mi diverto a usare oro e argento.

Combattente partigiano in gioventù, pittore, grafico, musicista, scrittore, Poltronieri è un esempio di genialità multiforme.
Alceo Poltronieri nasce a Bagnolo San Vito (MN) il 22 settembre 1924. Lavora come fornaio nel negozio del padre e, giovanissimo, partecipa attivamente alla Resistenza.
Dopo la tragica morte delle sorelle, Maria e Bianca, nel 1950 si sposa e intraprende una lunga carriera nel mondo della piccola industria.
Fin da quegli anni Alceo dipinge, compone poesie e musica, ma solo all'inizio degli anni Settanta si dedica esclusivamente a queste attività.
Verso la fine degli anni Ottanta lascia la città e ritorna nella campagna dove è nato.
Qui decide di morire nell'agosto del 1995.

Poltronieri ha straordinarie capacità di colorista. L'adozione degli acrilici gli permette raffinatissime velature; le sue immagini sembrano ricoperte da un'impalpabile talco come fossero state abbandonate per anni alla secca polvere di un ripostiglio.

Renzo Margonari

Renzo Margonari

La sicurezza del segno, la modernità dell’uso antinaturalistico del colore, le qualità pittoriche e di disegno di Alceo Poltronieri testimoniano la consapevolezza del suo dipingere.

Renata Casarin

Renata Casarin

La pittura di Poltronieri diventa gestualità congenita di un organismo che gioca su un'oscillazione di stati mentali supposti anomali, ma in realtà ben codificati, ricercati, voluti.

Icona pittura

Ercole Fava

Le parole chiave del lavoro di Poltronieri sono giocosità e drammaticità - dice Pasetti - tutto ruota intono a questi due concetti. Aveva anche un forte gusto del colore che trasferiva in modo intenso ed espressivo.

Giovanni Pasetti

Giovanni Pasetti

Specchi immediati del suo animo, i suoi quadri ne sono il limpido soffio vitale, ne sono il respiro candido, universale.

Icona pittura

Alberto Hannüss

Uno "stato di natura" è un tema forte dell'artista. Le figure di Alceo Poltronieri si muovono in uno spazio fuori dal tempo, quasi sempre simbolico, ma, soprattutto, libero.

Paola Cortese

Paola Cortese

Il suo spirito libero, pur tormentato dal fervore della ricerca umana e non solo pittorica, ha lasciato quel segno che si identifica nell'arte spontanea.
Figure e tracce, colori e fantasiosi voli in una architettura idealizzata nel sogno.

Werther Gorni

Werther Gorni

Presenze vive le figure rappresentate per lo più nei suoi quadri, dotate di tratti essenziali ma sempre fortemente evocative, stagliate generalmente fra sfondi e cielo, con sguardi capaci di varcare la cornice e determinare una sollecita attenzione, per un cambiamento possibile nell'incontro.

Luciano Provenzano

Luciano Provenzano

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