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Some works by Alceo Poltronieri are shown in the exhibition "Art printing in Mantua from 1800 to today" at the Casa Museo Sartori in Castel d'Ario (Mantua)
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The Arianna Sartori Gallery in Mantua (via Cappello, 17) commemorates the artist Alceo Poltronieri (1924 - 1995) with the retrospective "Inediti" (Unpublished).
The exhibition. curated by Arianna Sartori, it shows over 30 unpublished works by the artist, from collages to various works on paper.
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CASA MUSEO SARTORI - CASTEL D’ARIO (Mantova) Via XX Settembre, 11/13/15
Inaugurazione: Domenica 8 maggio, ore 11.00
Dall’8 al 29 maggio 2016
Mostra e catalogo a cura di Arianna Sartori
clicca qui per scaricare il catalogo in pdf: Catalogo
La Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mantova) in via XX Settembre 11/13/15, dall’8 al 29 maggio 2016 presenta la rassegna “dalla Figurazione all’Astrazione undici espressioni d’arte” opere di Leonardo Balbi, Eriana Baldassari, Nerio Beltrami, Domenico Castaldi, Fausto De Marinis, Paride Falchi, Antonio Haupala, Alceo Poltronieri, Liberio Reggiani, Albano Seguri e Natalina Zerlotti.
La mostra, che nasce da un’idea e progetto di Adalberto Sartori, gode dei patrocini di Provincia di Mantova, Comune di Mantova – Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016, Comune di Castel d’Ario e Associazione Pro Loco Castel d’Ario.
La mostra “dalla Figurazione all’Astrazione undici espressioni d’arte” si inaugurerà Domenica 8 maggio alle ore 11.00, con interventi delle Autorità, presentazione di Arianna Sartori curatrice della mostra e del catalogo e Maria Gabriella Savoia organizzatrice di Casa Museo Sartori, a seguire brindisi e ospitalità mantovana.
L’esposizione, allestita nelle undici sale tra i due piani della Casa Museo, si presenta come l’insieme di undici mostre personali dedicate agli artisti invitati dalla curatrice della mostra Arianna Sartori: Leonardo Balbi, Eriana Baldassari, Nerio Beltrami, Domenico Castaldi, Fausto De Marinis, Paride Falchi, Antonio Haupala, Alceo Poltronieri, Liberio Reggiani, Albano Seguri e Natalina Zerlotti.
Trattasi di personalità artistiche molto differenti tra loro per epoca e per tendenza, che si sono interessate per tutta la vita all’arte scegliendo di percorrere strade diverse, pur rimanendo sempre coerenti alla propria poetica.
Alceo Poltronieri, pittore, grafico, musicista, scrittore, Poltronieri è un esempio di genialità multiforme. Alceo Poltronieri nasce a Bagnolo San Vito (Mn) il 22 settembre 1924. Lavora come fornaio nel negozio del padre e, giovanissimo, partecipa attivamente alla Resistenza. Dopo la tragica morte delle sorelle, Maria e Bianca, nel 1950 si sposa e intraprende una lunga carriera nel mondo della piccola industria. Fin da quegli anni Alceo dipinge, compone poesie e musica, ma solo all’inizio degli anni Settanta si dedica esclusivamente a queste attività. Verso la fine degli anni Ottanta lascia la città e ritorna nella campagna dove è nato. Qui decide di morire nell’agosto del 1995.
Mostre personali: 1975 - Galleria Il Grappolo, Sesto San Giovanni (Mi). Galleria Teatro Minimo, Mantova. Galerie Altana, Hamburg (D). 1976 - Galleria Benedetti, Legnago (Vr). 1977 - Galleria Teatro Minimo, Mantova. 1978 - Galleria d’Arte L’Incontro, Ostiglia (Mn). 1984 - Biennale d’Arte, Reggiolo (Re). 1986 e 1987 - Libreria Einaudi, Mantova. 1995 - Saletta Cavriani, Mantova. 1996 - Galleria Arianna Sartori, Mantova. Associazione 2E, Suzzara (Mn). 1997 - Libreria Nautilus, Mantova. Associazione 2E, Suzzara (Mn). 1998 - Galleria Legno Linea, Mantova. Idea Legno, Mantova. 2004 - Aregola d’arte, Mantova. 2008 - Gazoldo defli Ippoliti (Mn). 2015 - Galleria Arianna Sartori, Mantova.
PROGETTO SCIENTIFICO:
Titolo mostra: “dalla Figurazione all’Astrazione undici espressioni d’arte”
Autori: Leonardo Balbi, Eriana Baldassari, Nerio Beltrami, Domenico Castaldi, Fausto De Marinis, Paride Falchi, Antonio Haupala, Alceo Poltronieri, Liberio Reggiani, Albano Seguri e Natalina Zerlotti
Sede: Casa Museo Sartori
Luogo: Castel d’Ario (Mn), via XX Settembre, 11/13/15
Inaugurazione: Domenica 8 maggio 2016, ore 11.00
Durata: dall’8 al 29 maggio 2016
Idea e progetto: Adalberto Sartori
Mostra e catalogo a cura di: Arianna Sartori
Presentazione: Maria Gabriella Savoia
Catalogo: Archivio Sartori Editore, Mantova
Organizzazione: Casa Museo Sartori Associazione Culturale, Castel d’Ario
Con il patrocinio:
- Provincia di Mantova
- Comune di Mantova
- Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016
- Comune di Castel d’Ario
- Associazione Pro Loco Castel d’Ario
Con la collaborazione:
- GEMAR srl - Porto Mantovano (Mn)
- GSN Global Security Network - Porto Mantovano (Mn)
- GSN Vigilanza - Porto Mantovano (Mn)
- Mail Boxes etc – Mantova
- Salumificio Merlotti – Marmirolo (Mn)
- Trattoria Al Macello – Castel d’Ario (Mn)
The images of the inauguration
Dal 4 Dicembre Alle 17:00 Al 17 Dicembre Alle 19:30
GALLERIA 1STILE - VIA CALVI 51, MANTOVA
Laura Cadelo Bertrand, figlia d’arte, parigina d’origine, è mimo danzatrice coreografa attrice scenografa scultrice jewel designer. Così si presenta in questa mostra, poiché le sue tante anime artistiche convivono nelle sue creazioni. Delicati bijoux eppure forti poiché veicolano messaggi coinvolgenti e donano unicità a chi li indossa. Ed ecco che il metallo forgiato a mano racconta storie, crea coreografie per la donna che sceglie di farsi palcoscenico della loro rappresentazione.
Realismo e poesia si fondono in queste bellissime creazioni che ho voluto affiancare ai dipinti e collage di Alceo Poltronieri. Anche l’artista mantovano si esprimeva con multiformi talenti quali la musica e la poesia. Questo carattere libero di esprimere il realismo in forma lirica accomuna queste due personalità pur differenti per origini culturali e formazione. La pittura naif di Poltronieri è coltissima, elegante e non rinuncia alla rappresentazione della realtà in chiave favolistica e magica tipica della prima grande arte primitiva di Henri Rousseau.
Una riscoperta dunque affidata al dialogo con le opere d’arte di Laura che ad Alceo sarebbero sicuramente piaciute!
La mostra ‘Segni e disegni’, che sarà inaugurata venerdì 4 dicembre alle ore 17,00, sarà visitabile fino al 17 dicembre, da martedì a domenica con orario 16.00-19.30.
Per informazioni: 3395836540 hg1stile@gmail.com
Ricordare un pittore di vaglia fine, personalissimo: tocca a me, ancora una volta, giacché sono stato io a convincere Alceo ad approfondire i suoi primi esperimenti in pittura che aveva tralasciato per dedicarsi intensamente al collage, attività iniziale tuttora ignota ai più, come la sua attività filosofica dal pessimismo affidato alle poche copie dattiloscritte "Appunti per una teoria", e quella d'improvvisatore musicista, autore d'armonie tragiche che ho ascoltato spesso restandone toccato. Notevoli le sue poesie, alcune opportunamente pubblicate postume.
Insomma, la figura di un intellettuale a tutto tondo; ma in Alceo tutte queste facoltà si manifestavano spontaneamente e imprevedibilmente, come ridestandosi da un letargo, doti innate non propiziate dagli studi... Chi sostiene -credo con intento protettivo- come Poltronieri non sia da includere nella compagine dei naifs ha ragione: è un pittore inclassificabile rispetto a gruppi e tendenze; ha torto perché l'intellettualismo polisemantico espresso da Poltronieri è comune a tutti i maggiori naifs. Questi sottili commentatori ammettano definitivamente che l'essere naifs non comporta alcuna limitazione al credito d'intelligenza, alla capacità di proporre una problematica estetica concettualmente complessa. Questo comprese Picasso apprezzando grandemente Henry Rousseau, e pure Alceo lo comprese valutando opportuno muoversi consapevolmente all'interno di una moda congiunturale a lui congeniale che lo lasciava totalmente libero dai rituali estetici dell'arte formale permettendogli di soddisfare la sua inesauribile capacità sperimentale e di sfidare ogni convenzione...".
(Renzo Margonari, in catalogo 2008)
Poltronieri O Della Limpidezza
E' un piacere dover presentare un artista, un uomo soprattutto come Alceo Poltronieri, se pur nei limiti della carta e della penna.
Poiché è troppo limitato trovarsi di fronte alla creazione artistica, senza conoscerne in un minimo l'autore. E in particolare nel nostro caso, stupisce il cercare la figura emblematica e misteriosa che forse si è troppo soliti attribuire a quella dell'artista, e trovare invece un uomo che vive per l'umanità, intesa non come genere umano, ma come essenza e concettualità di se stessi. In una interpretazione pura, senza nodi, cristallina. L'umano esaltato nelle sue prime virtù, nei suoi ideali più primitivi, nella poesia di un passato che forse neppure è esistito a un livello di tale incontaminazione.
Certo è fuori tempo, in altra dimensione, con le delusioni che ne derivano, le sofferenze e gli ostacoli immancabili: quelli di un mondo che trascina sempre a uno scopo prefisso, inevitabile, non a un concetto primo, personale, aculturale dall'ideale unico e vero.
Non una meta a lunga scadenza, ma un modo di vivere immediato, istantaneo, con il presupposto dei suoi principi più limpidi. Che certo non può trovare riscontro in questi uomini, in questi mecca nismi sociali troppo smaliziati.
Non vorrei però che si pensasse a Poltronieri come a un semplice idealista, oppure come alla personificazione di una virtualità meditata, logica, per arrivare magari all'eroismo. In lui non c'è bisogno di logica, di motivazioni nei movimenti dell'animo: è sufficiente essere sempre all'unisono con la propria essenza di uomo, con la giusta e onesta interpretazione di sé, della propria funzione che Poltronieri ha sempre conosciuto e perseguito, per sua fortuna, ma soprattutto per sua intuizione e scelta. Tutti sanno quanto sia più semplice e comodo lasciarsi contaminare dall'educazione, dalla cultura, dalla politica nella non obiettività del partitismo sconsiderato. Effetti umani anch'essi, senza dunque volerne togliere la logica, senza volerli condannare. Ma riuscire a mantenere una linea con se stessi, nella sincerità obiettiva e massima di cui pos siamo, nella veridicità degli istinti che ci sono stati dati, per andare ripetutamente a cozzare contro le istituzioni, le irragionevolezze, i tradimenti, dunque le continue sofferenze, questo, io dico, non è da tutti. Non siamo uomini che perseguono la purezza, risalendo la corrente, quella disastrosa, invincibile, del progresso e degli errori umani. Alceo Poltronieri. e su di questo non ho dubbi, è uno dei pochi che ha la limpidezza per poterlo fare. E, ribadisco, non è né un eroe né un missionario. Non fa altro che mettere alla luce ciò che i più non vogliono scoprire: la coscienza di sé nella funzione di uomini, in questa terra, in quello che dovrebbe essere il nostro paradiso tranquillo.
Ma chi è Poltronieri? lo non credo certo di aver dato un'idea chiara di lui. Ho solo parlato un po' con me stesso di un personaggio che forse molti non vorrebbero rivedere. Perché la purezza agli uomini fa paura. Specchi immediati del suo animo, se pur nell'apparente anacronismo di quanto sto per dire, i suoi quadri ne sono il limpido soffio vitale, ne sono il respiro candido, universale.
ALBERTO HANNOSS. Novembre 1977